Franco Branciaroli

Nato a Milano nel 1947, viene riconosciuto da giovanissimo come uno dei maggiori talenti del teatro italiano. Si è diplomato alla Civica Scuola del “Piccolo Teatro di Milano” e proprio al Piccolo ha debuttato nell’estate 1970 in ‘La battaglia di Lobowitz’ di Peter Hacks, con la regia di Guy Rétoré. Nello stesso palcoscenico ha fatto la sua prima vera apparizione diretto da Patrice Céreau in ‘Toller’ di Tankred Dorst. Dopo aver incontrato Aldo Trionfo al Teatro Stabile dell’Aquila in ‘Arden of Faversham’, dal ‘72 al ‘76 lavora con lui allo Stabile di Torino, interpretando ‘Peer Gynt’ di Ibsen, ‘Ettore Fieramosca’ di Massimo d’Azeglio, ‘Nerone è morto’ di Miklos Hubay, con Wanda Osiris – il suo lancio come protagonista -, ‘Gesù’ di Theodor Dreyer in prima mondiale, ‘Bel Amì’ e il suo doppio di ‘Luciano Codignola’ e ‘Faust – Marlowe – Burlesque, pastiche’ di Trionfo e Salveti, in coppia con Carmelo Bene, scambiandosi nel corso della serata i ruoli di Faust e Mefistofele. Con Carmelo Bene è anche Romeo in ‘Romeo e Giulietta’ ed è Calaf nella ‘Turandot’ di Virginio Puecher da Gozzi, con Valentina Cortese. Partecipa quindi al Laboratorio di Prato diretto da Luca Ronconi, dove incarna Sigismondo ne ‘La Torre di Hoffmansthal’ e interpreta nel 1979 ‘L’uccellino azzurro’ di Maeterlinck. Lavora con Scaparro (‘Il revisore’ di Gogol, Teatro Popolare di Roma) e con Squarzina (‘Oreste di Euripide’, a Siracusa e ‘Caligola’ di Camus per la RAI TV). Dirige ‘Pugacev’ di Esenin. Mette in scena Synge (‘Il furfantello dell’Ovest’), ‘La vita è sogno’ di Calderon de la Barca, ‘Peer Gynt’ e ‘Spettri’ di Ibsen. Interpreta come protagonista ‘Confiteor’ e ‘In exitu’ di Giovanni Testori guidato dall’autore. Oltre che in televisione, ha lavorato al cinema con: Michelangelo Antonioni (‘Il mistero di Oberwald’ tratto da “L’aquila a due teste di Cocteau”), Mikos Jancso (‘Vizi privati e pubbliche virtù’) e Tinto Brass (‘La chiave’, ‘Miranda’, ‘Così fan tutte’, ‘L’ uomo che guarda’). Con la regia di Ronconi nel 1990 lavora in ‘Besucher’ di Botho Strauss e in ‘Féerie – Pantomima per un’altra volta’ di Celine. Nella stagione ’90/’91 interpreta il doppio ruolo di Tonino e Zanetto ne ‘I due gemelli veneziani’ di Carlo Goldoni per la regia di Gianfranco de Bosio. Nel frattempo continua il sodalizio con Giovanni Testori del quale interpreta ‘Verbò’, ‘Sfaust’, ‘SdisOrè’. Nella stagione ’91/’92, diretto da Marco Sciaccaluga è Cirano in ‘Cirano di Bergerac’ di Edmond Rostand, Roberto Zucco in ‘Roberto Zucco’ di Koltes, Petruccio ne ‘La bisbetica domata’ di William Shakespeare, in coppia con Mariangela Melato. Nel 1993 realizza la regia di tre spettacoli: ‘Re Lear’ di W. Shakespeare per l’Estate Teatrale Veronese (interpretando anche il ruolo del protagonista), ‘L’Ispettore generale’ di Gogol’ a quattro mani con Marco Sciaccaluga (interpretando anche la parte del Sindaco), ‘I due gemelli veneziani’ di Carlo Goldoni per la Compagnia del Teatro dell’Arca di Forlì. Continua l’impegno shakespeariano con il Teatro Romano di Verona interpretando ‘Macbeth’ per la regia di Giancarlo Sepe, cui farà seguito nel 1995 l’allestimento de ‘La Dodicesima Notte’ di cui è anche regista. L’interpretazione dei grandi capolavori shakespeariani prosegue con la messinscena di ‘Otello’ per la regia di Gabriele Lavia con Umberto Orsini nel ruolo di Jago. Nel 1996 interpreta ‘Medea’ di Euripide per la regia di Luca Ronconi, che, in un allestimento originalissimo in cui Branciaroli interpreta la parte della stessa Medea, viene presentato per oltre 200 repliche nei maggiori teatri italiani. Nel 1997 affronta ‘Riccardo III’ con la regia di Antonio Calenda in scena fino all’aprile 1999. Nel giugno ’99 interpreta ‘Cos’è l’amore’ di cui è anche autore e nel settembre ’99 debutta ne ‘Il malato immaginario’ di Molière, regia di Lamberto Puggelli. Nel 2000 affronta ‘La vita è sogno’ di Luca Ronconi e con lui partecipa al progetto Greci al Teatro di Siracusa dove è Prometeo nel ‘Prometeo incatenato’. Nella stagione 2000/’01 Branciaroli è ‘Edipo re’ di Sofocle per la regia di Lamberto Puggelli. La stagione 2001/’02 lo vede impegnato ne ‘La Moscheta’ di Angelo Beolco detto il Ruzante con la regia di Claudio Longhi, da cui si fa dirigere anche nel 2002/’03 nel testo di Albert Camus, ‘Caligola’, nel 2003-2004 nella ‘Peste’ di Albert Camus, nel 2004 – 2005 in ‘Lo zio’ (originale rilettura sulla sorte del mondo uscito dalle orrifiche teorie naziste, scritto ancora da Branciaroli) e nell’estate 2005 in ‘Edipo e la Sfinge’ di Von Hofmannsthal. Nel 2006 è Hamm in ‘Finale di partita’ di Beckett, scene di Margherita Palli, e ‘Giulio Cesare’ nell’omonima opera shakespeariana all’Estate teatrale veronese per la regia di Tim Stark. Nella stagione 2006/2007 2007/2008 è Galileo in ‘Vita di Galileo’ di B. Brecht per la regia di Antonio Calenda. Ha partecipato al film ‘I Vicere’ di Roberto Faenza, con Alessandro Preziosi e Lando Buzzanca, e ‘Bianco e nero’, per la regia di Cristina Comencini. Nell’estate 2008 interpreta Re Claudio in ‘Amleto’ di Shakespeare, insieme a Alessandro Preziosi e Silvio Orlando. Nel 2009-2010-2011 è protagonista di un’originale one man show da ‘Don Chisciotte’ di Cervantes in cui dà le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene ai due protagonisti, e di ‘Edipo Re’ di Sofocle, quest’ultimo ancora con la regia di Antonio Calenda.Da luglio 2010 è consulente artistico del Centro Teatrale Bresciano. La stagione teatrale 2011-2012 lo vede impegnato nei panni di Sir ne’Il Servo di Scena’ di Ronald Harwood, che terminerà la sua tournée quest’anno. Una riflessione sul mondo teatrale che continua nella stagione 2012-2013, con l’interpretazione del frustrato e megalomane Bruscon, ovvero ‘Il Teatrante’ di Thomas Bernhard. Di entrambe le pièce cura anche la regia.

Altezza:      1.75
Capelli:       Brizzolati
Occhi:         Azzurri
Lingue:       Inglese, francese

      Palazzina LAF

Descrizione

FRANCO BRANCIAROLI,
nato a Milano il 27 maggio 1947, viene riconosciuto, sin da giovanissimo, come uno dei maggiori talenti del teatro italiano.
Ai suoi esordi, dopo il diploma alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, ha lavorato proprio al Piccolo con Chéreau, in ‘Toller’ di Tankred Dorst. con Aldo Trionfo al teatro Stabile di Torino in ‘Arden of Faversham’, ‘Peer Gynt’ di Ibsen, ‘Ettore Fieramosca’ di Massimo
d’Azeglio, ‘Nerone è morto’ di Miklos Hubay, con Wanda Osiris – il suo lancio come protagonista -, ‘Gesù’ di Theodor Dreyer in prima mondiale, ‘Bel Amì’ e il suo doppio di ‘Luciano Codignola’ e ‘Faust – Marlowe – Burlesque, pastiche’ di Trionfo e Salveti, in coppia
con Carmelo Bene. Con Carmelo Bene è anche Romeo in ‘Romeo e Giulietta’ ed è Calaf nella ‘Turandot’ di Virginio Puecher da Gozzi, con Valentina Cortese. Partecipa quindi al Laboratorio di Prato, diretto da Luca Ronconi, dove incarna Sigismondo ne ‘La Torre di
Hoffmansthal’ e interpreta nel 1979 ‘L’uccellino azzurro’ di Maeterlinck.
Un altro incontro che segna il suo percorso è quello con Giovanni Testori, per cui Interpreta come protagonista ‘Confiteor’ e ‘In exitu’, guidato dallo stesso autore, che scrive questi testi per lui. Il sodalizio continuerà negli anni a seguire con ‘Verbò’, ‘Sfaust’, ‘SdisOrè’.
Nel frattempo lavora al cinema con: Michelangelo Antonioni (‘Il mistero di Oberwald’ tratto da “L’aquila a due teste di Cocteau”), Mikos Jancso (‘Vizi privati e pubbliche virtù’) e Tinto Brass (‘La chiave’, ‘Miranda’, ‘Così fan tutte’, ‘L’uomo che guarda’).
Passando in rassegna i maggiori spettacoli della sua lunga carriera, con la regia di Ronconi, altro maestro a cui si sentirà sempre vicino, nel 1990 recita in ‘Besucher’ di Botho Strauss e in ‘Féerie – Pantomima per un’altra volta’ di Celine. Nella stagione ’90/’91 interpreta il
doppio ruolo di Tonino e Zanetto ne ‘I due gemelli veneziani’ di Carlo Goldoni per la regia di Gianfranco de Bosio. Nella stagione ’91/’92, diretto da Marco Sciaccaluga è Cirano in ‘Cirano di Bergerac’ di Edmond Rostand, Roberto Zucco in ‘Roberto Zucco’ di Koltes,
Petruccio ne ‘La bisbetica domata’ di William Shakespeare, in coppia con Mariangela Melato.
Nel 1993 realizza la regia di tre spettacoli: ‘Re Lear’ di W. Shakespeare per l’Estate Teatrale
Veronese (interpretando anche il ruolo del protagonista), ‘L’Ispettore generale’ di Gogol’ a
quattro mani con Marco Sciaccaluga (interpretando anche la parte del Sindaco), ‘I due
gemelli veneziani’ di Carlo Goldoni per la Compagnia del Teatro dell’Arca di Forlì.
Continua l’impegno shakespeariano con il Teatro Romano di Verona interpretando
‘Macbeth’ per la regia di Giancarlo Sepe, cui farà seguito nel 1995 l’allestimento de ‘La
Dodicesima Notte’ di cui è anche regista. L’interpretazione dei grandi capolavori
shakespeariani prosegue con la messinscena di ‘Otello’ per la regia di Gabriele Lavia con
Umberto Orsini nel ruolo di Jago.
Nel 1996 interpreta ‘Medea’ di Euripide, ancora per la regia di Luca Ronconi, che, in un
allestimento originalissimo in cui Branciaroli interpreta la parte della stessa Medea, viene
presentato per oltre 200 repliche nei maggiori teatri italiani.
Nel 2000 Ronconi diventa direttore del Piccolo Teatro e chiama Branciaroli come primo
attore nella ‘La vita è sogno’ di C. De La Barca, nel progetto “Greci” al Teatro di Siracusa
dove è Prometeo nel ‘Prometeo incatenato’ e in Lolita di Nabokov, nel ruolo di Humbert
Humbert.
La stagione 2001/2002 lo vede impegnato ne ‘La Moscheta’ di Angelo Beolco detto il
Ruzante con la regia di Claudio Longhi, da cui si fa dirigere anche nel 2002/2003 nel testo
di Albert Camus, ‘Caligola’, nel 2003-2004 nella ‘Peste’ di Albert Camus, nel 2004/2005 in
‘Lo zio’ (originale rilettura sulla sorte del mondo uscito dalle orrifiche teorie naziste, scritto
dallo stesso Branciaroli) e nell’estate 2005 in ‘Edipo e la Sfinge’ di Von Hofmannsthal.
Nel 2006 è Hamm in ‘Finale di partita’ di Beckett, di cui firma la regia, scene di Margherita
Palli, e ‘Giulio Cesare’ nell’omonima opera shakespeariana all’Estate teatrale veronese per
la regia di Tim Stark. Nella stagione 2006/2007 e 2007/2008 è Galileo in ‘Vita di Galileo’ di
B. Brecht per la regia di Antonio Calenda. Nel frattempo partecipa al film ‘I Vicere’ di Roberto
Faenza, con Alessandro Preziosi e Lando Buzzanca, e ‘Bianco e nero’, per la regia di
Cristina Comencini. Nell’estate 2008 interpreta Re Claudio in ‘Amleto’ di Shakespeare,
insieme a Alessandro Preziosi e Silvio Orlando. Nel 2009/2010 e 2010/2011 è protagonista
di un’originale one man show, da lui diretto e tratto da ‘Don Chisciotte’ di Cervantes, in cui
dà le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene ai due protagonisti,
Le stagioni teatrali 2011/2012 e 2012/2013 lo vedono impegnato nei panni di Sir ne ’Il Servo
di Scena’ di Ronald Harwood, di cui cura la regia; una riflessione sul mondo teatrale che
continua nella stagione 2012/2013, con l’interpretazione e la direzione del frustrato e
megalomane Bruscon, ovvero ‘Il Teatrante’ di Thomas Bernhard.
Nel 2014 ha debuttato con “Dipartita Finale”, di cui è autore, regista e attore insieme a
Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e Massimo Popolizio. I Miserabili di V. Hugo, riduzione di
Luca Doninelli, lo impegneranno per il 2018, mentre l’anno successivo, 2019, riuscirà
nell’Estate Teatrale Veronese a debuttare con Moby Dick, la regia di Lazzareschi. Subito
dopo la sospensione della pandemia, tra il 2021 e il 2022 pubblica il suo primo e fortunato
romanzo “La Carne tonda”, con un plauso unanime della critica letteraria, mentre sulle scene
ritorna con ‘Pour un oui o pour un no’ di N. Serraute insieme ad Umberto Orsini diretti da
P.L. Pizzi. Nel 2023 ha debuttato con I ragazzi Irresistibili, insieme ad Umberto Orsini con
la regia di Massimo Popolizio.
I suoi scritti drammaturgici rappresentati e pubblicati ad oggi sono: “Dionisos”, “Cos’è
l’amore”, “Lo Zio” (Der Onkel), “Il Chisciotte” e “Dipartita Finale”